FERRARA e i LUOGHI BASSANIANI
In data 25/10/2018, noi studenti della 4Bei insieme ad altri alunni della 4Aei/Bel e della 5Aei, ci siamo recati a Ferrara per visitare il noto ghetto ebraico, seguendo le orme dello scrittore ferrarese Giorgio Bassani autore del libro “Il giardino dei Finzi-Contini”.
Siamo giunti a Ferrara verso le 10.00. Qui ci hanno accolto due guide turistiche che abbiamo fatto accomodare sull’autobus per effettuare un breve giro all’interno delle mura della città. Di seguito abbiamo visitato Corso Ercole I d’Este, una famosa via di Ferrara, che Giorgio Bassani ha citato più volte all’interno del proprio libro data la sua importanza storica e bellezza.
Abbiamo attraversato anche il parco adiacente al Corso, seguendo i luoghi citati nel libro arrivando al cimitero ebraico in Via delle Vigne. Prima di entrare, per rispettare il culto ebraico, abbiamo indossato la kippah (in alternativa chi ne era munito poteva indossare il cappuccio). Si tratta del tipico copricapo usato dagli ebrei osservanti maschi, obbligatorio nei luoghi di culto e usato da molti anche quotidianamente in segno di rispetto verso Dio.
Il cimitero è diviso in due parti: la principale era quella dove erano visibili le tombe, l’altra era una zona di erba senza alcuna lapide o tomba dove erano seppelliti molti altri ebrei. In fondo al cimitero è presente una zona riservata alla tomba e al monumento dedicati proprio a Giorgio Bassani, realizzati dallo scultore Arnaldo Pomodoro.
In seguito, abbiamo velocemente visitato il Palazzo dei Diamanti, il cui nome caratteristico è dato dai blocchi di marmo a forma di diamante che lo rivestono. Questo edificio è importante perché è stato abitato in maniera discontinua dal casato d’Este e ora contiene opere degli artisti ferraresi di varie epoche, soprattutto del ‘400 e ‘500. Abbiamo poi visto il centro storico di Ferrara dove si trova il castello degli Estensi diviso in svariate stanze che, però, non siamo riusciti a vedere perché chiuse; le guide ci hanno comunque spiegato che all’interno dell’edificio hanno maggiormente rilevanza le cucine e le prigioni nelle quali sono state rinchiuse molte persone importanti e illustri. Queste celle sono famose perché alcune di esse, quando il fiume Po si riempiva, attraverso vari condotti, si allagavano lasciando morire annegati i prigionieri.
Siamo in seguito andati a visitare il ghetto ebraico nel centro storico della città. Su una lapide erano riportati tutti i nomi, in ordine alfabetico, degli ebrei deceduti che hanno abitato tale luogo: significativo è ricordare in particolare l’ultimo nome aggiunto in fondo alla lista, non in ordine alfabetico, in quanto è stato ritrovato su una lista di entrata ai campi di concentramento dopo che la lapide era stata realizzata. Di seguito, abbiamo concluso la visita con un ultimo giro nel centro della città, guidati da una spiegazione veloce sul fossato attorno al castello degli Estensi, per poi recarci all’autobus e rientrare a Ravenna alle ore 18.00.
Vistoli N., Baldini G., D’Ambra A., Beltran T.B. – 4BEI